La storia si ripete, specie se si parla di tematiche economico-finanziarie. Una buona formazione storica, economica ed una solida educazione finanziaria permette di diventare dei buoni cittadini. Ma l’indirizzo “Amministrazione Finanza e Marketing” ci permette davvero di diventare dei buoni cittadini?
Per rispondere a questa domanda si porterebbe semplicemente elencare le competenze che abbiamo sviluppato fino ad ora grazie al nostro percorso studi: gestire la contabilità aziendale, individuare le caratteristiche del mercato del lavoro, ecc.
Eppure queste competenze, da sole, non sono sufficienti per fare di noi dei buoni cittadini per quanto concerne la preparazione in ambito finanziario. Fondamentale è anche la conoscenza storica.
Bardi e Peruzzi di Firenze
Come abbiamo avuto modo di studiare nella storia sono già avvenute molte importanti crisi economiche-finanziarie: la prima risale al 1345 quando i Bardi e Peruzzi, influenti famiglie fiorentine che gestivano un notevole sistema bancario, concessero in prestito del denaro a Edoardo III d’Inghilterra in occasione della guerra dei Cent’anni. Quest’ultimo non pagò il suo debito, di conseguenza decretò il fallimento del sistema bancario fiorentino con pesanti ripercussioni su tutto il sistema economico.
La crisi del 2008
Differenti invece sono state le conseguenze causate dalla crisi finanziaria del 2008, scaturita in seguito ad un eccessivo impiego di strumenti complessi e speculativi come i derivati. In questo caso le ripercussioni sono state mondiali: la crisi, infatti, che partì dagli Stati Uniti d’America si propagò rapidamente anche in Europa.
In Italia il timore che le banche fallissero rese i prestiti a famiglie e imprese più onerosi e di conseguenza il meccanismo del credito all’economia reale si inceppò dando vita ad una stretta creditizia che portò al fallimento di molte imprese.
Ciò che accomuna tutte queste crisi è il fatto che il peggio si potesse prevenire: nel primo caso sarebbe semplicemente bastato solo del buon senso da parte delle famiglie fiorentine che detenevano i mezzi e le conoscenze finanziarie, mentre nel secondo caso è mancata la formazione economico-finanziaria dei cittadini.
E ora?
Partendo dallo studio della storia, è importante riflettere se si stia facendo il necessario per prevenire una nuova devastante crisi economico-finanziaria: se da una parte Stati come Germania e Stati Uniti avanzano iniziative come una centrale per la formazione politica che produce settimanalmente materiale per le scuole di diverso ordine e grado o cartoni animati per insegnare l’economia ai giovani statunitensi, dall’altra parte ci sono Stati come il nostro che fanno assai poco per informare e formare i propri cittadini in materia di educazione finanziaria.
A nostro avviso, ogni cittadino ha il dovere di essere al corrente delle principali nozioni economiche-finanziarie affinché possa contribuire a prevenire una nuova crisi, ma come può essere al corrente di queste informazioni tecniche se in primis lo Stato non adempie al diritto del cittadino di essere a conoscenza di fondamentali e basilari concetti economico-finanziari?
Attualmente solo gli studenti che frequentano il nostro corso di studi hanno una discreta preparazione in campo economico-finanziario, anche grazie alle attività di alternanza scuola-lavoro. È necessaria la diffusione di questo tipo di conoscenza anche nei corsi di studio diversi dal nostro attraverso una campagna di sensibilizzazione ai temi economici e sull’educazione finanziaria rivolta ad una fascia di popolazione che ha già completato il proprio percorso di studi e che quindi spesso si trova a compiere scelte economiche.
Gli alunni di III – Istituto Piamarta